sabato 12 dicembre 2015

Samhain 2015

21 Ottobre 2015

Si avvicina Samhain, festa di matrice "Europea" ormai nota a molti per la sovrapposizione di Halloween che giunge diritto dall'America. Al di là della moda, vi sono antiche consapevolezze dietro questa particolare festa, che segna il nuovo inizio del calendario "magico", come anche la fine dell'Estate in ogni sua accezione.
Samhain è in culmine di un certo ti po di Energia legata appunto a questo suo aspetto di fine, di termine di un momento dell'anno, come della vita, e nel contempo di apertura al nuovo. Infatti le energie e le vibrazioni di questa festa permeano quasi tutto il mese di Ottobre. Questa festa è legata ai defunti nella loro accezione di Avi, una coscienza collettiva del passato che non si disperde, ma resta disponibile ad insegnare nel momento corrente. Per questo motivo si dice che il velo tra i Mondi in questo periodo è più sottile, è più facile che i due Mondi, quello dove ci troviamo e quello degli Spiriti, entrino in contatto, portando messaggi, conoscenze, moniti. 
In antichità vi era grande rispetto per questo momento, il che non era paura, ma consapevolezza che gli Spiriti in questo tempo avevano maggior possibilità di palesarsi in varie forme. Quando il Mondo invisibile ha cominciato a divenire qualcosa di cui aver timore, anche la tradizione ha iniziato a mutare, andando via via dimenticando le sue radici.
Il periodo che precede Samhain è sempre stato per questo considerato propizio per la divinazione, tuttavia nella notte di Samhain si evitava invece di compiere determinate pratiche, prediligendo la commemorazione degli Avi, la celebrazione con riti propiziatori e di protezione per l'inverno ormai alle porte. Solo figure particolari si apprestavano alla divinazione nella notte di Samhain.
Infatti, la notte di Samhain si era soliti imbandire un lauto banchetto, di cui una parte data come offerta, inoltre veniva acceso un fuoco e si presentavano agli Spiriti richiesta di carattere materiale, che venivano poi bruciate. Le richieste vengono calate sul piano materiale poiché l'inverno è un periodo particolari in cui invece vengono esaltati gli aspetti interiori dell'uomo, soprattutto in tempi in cui il lavoro si fermava e la maggior parte della giornata veniva trascorsa in casa, per questo occorreva avere una "stabilità" materiale che consentisse di "lavorare" su se stessi in modo tranquillo e senza crucci, sotto la protezione degli Avi.
Dopo il banchetto, le offerte e le richieste, si rimaneva a danzare attorno al fuoco, accogliendo visioni e messaggi che potevano giungere dagli Antichi. Il fuoco veniva poi spento e riacceso solo il giorno successivo. Questa celebrazione era però a carattere domestico, non comunitario, poiché solo determinate figure si riunivano all'aperto per celebrare in questa notte, quali i Druidi e le Sacerdotesse.
Non tutte le Energie sono uguali, per cui ovviamente, l'assottigliarsi del Velo consentiva anche a presenze meno benevole di entrare in contatto con gli uomini, per questo vi era sempre un fuoco acceso, che purificava l'ambiente dalle energie negative e teneva lontane le presenze sgradite, mostrando la via a quelle degli Avi. Da qui l'abitudine di mantenere accesa una candela in questo periodo che veniva spenta la notte di Samhain.
Samhain era anche il tempo per alcune particolari iniziazioni, poiché l'iniziato veniva presentato agli Antichi e si attendeva che fossero quindi loro a "giudicarlo" adeguato quanto pronto a percorrere certi sentieri.
Simboli di questa notte erano dunque i gatti e i pipistrelli, poiché considerati animali in grado di percepire e attraversare entrambi i Mondi, nonché in grado di proteggere dalle energie negative; la scopa, poiché la scopa era utilizzata per pulire nel mondo materiale e purificare in quello degli spiriti; la zucca, poiché l'arancione è il colore del cambiamento voluto quanto necessario, associato alla forma della zucca che diviene simbolo della testa dell'uomo; la mela, simbolo di Vita, immortalità e Conoscenza; ghiande, frutto della quercia e simbolo fertilità e abbondanza (era nel periodo invernale che era meglio concepire un figlio, affinché non nascesse poi al freddo); il grano, simbolo propiziatorio legato alla Dea, alla Madre che nutre i propri figli.


Sigríðr Úlfhildr Bálsdóttir

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