domenica 27 dicembre 2015

Maschile e Femminile

Maschile e femminile sono due aspetti insiti in ognuno di noi, ciascuno dei due con le sue peculiarità, i suoi doni per noi, la sua predominanza in noi, ma proprio per questo dobbiamo comprendere anche l'altra parte di noi.
Tuttavia, è importante trascendere i concetti ormai divenuti dogma di una cultura che ha perso le sue radici, dimenticato in buona parte cosa rappresentavano questi due elementi.
Il femminile è l'aspetto della fertilità, dell'abbondanza, è l'aspetto dell'amore materno...come Madre Terra, un principio fortemente legato all'Acqua, al lato emozionale dell'Essere, all'intuito e, per questo, al divino non manifesto.
Il maschile è l'aspetto della forza, del coraggio, dell'azione...il padre, il cacciatore, l'aspetto più legato al Fuoco e all'Aria, nonché al contatto con il piano più materiale del manifesto.
Unire in sé le due parti riporta alla completezza, attivo e passivo, conoscenza (come ricettività) e azione...la capacità di essere un tutt'uno con l'Universo per agire in esso in consapevolezza creativa.

Ho citato il dogma nella visione di questi aspetti, ma per rendere il senso di ciò, voglio usare parole d'altri:
"Il simbolo del vero maschile è il coraggio, ma per avere coraggio l'uomo deve avere cuore" - Theun Mares 

Una cosa voglio dirvi col cuore: non soccombete alla vostra Mente, perché l'unico modo per non lasciarsi intrappolare da schemi e dogmi è sentire, sentire dentro di sé e vivere quell'emozione, quel sentimento, comprendendo ogni aspetto di sé nell'attimo in cui si presenta e lavorando su se stessi, disciplinandosi con l'opposto, non per reprimersi, bensì per ritrovare la propria completezza e il proprio centro.

Sigríðr Úlfhildr Bálsdóttir


Nemici naturali

"La mente razionale si ritrova a cedere alla paura tal irresistibile tentazione; ma abbandonandosi a questa tentazione, la mente uccide se stessa."
Theun Mares 

Nella vita dobbiamo affrontare e vincere 4 nemici naturali, che sono le manifestazioni opposte/negative di: forza, sobrietà, calore, sentimento.
Questi sono considerati i 4 attributi del Guerriero, che corrispondono a 4 principi che occorre imparare a dominare per gestire gli stessi: disciplina, controllo, pazienza, tempismo (o sincronicità). Ecco che nel confronto con un nemico naturale, a definire l'effetto positivo o negativo diviene l'intento dell'individuo, seppur il Guerriero, avendo come fine ultimo l'impeccabilità, non possa nemmeno considerare di agire secondo un intento non impeccabile.

Il libero arbitrio esiste, ma per un Guerriero la scelta viene fatta a monte, all'inizio del suo cammino ed è quella scelta ad incidere su tutte le successive, a differenza degli altri la sua libertà si vincola all'intento ch'egli si è prefissato in partenza.

Ogni volta che ti trovi davanti ad uno dei tuoi nemici naturali fermati un attimo a riflettere, consideralo prima di tutto uno specchio, ripensa a ciò che sei, a ciò che vuoi raggiungere e decidi quindi come agire. 
Ma ricorda: non lasciare che sia la paura a frenare la tua azione, non lasciare che sia il dubbio sulle tue capacità a trarti indietro o avrai già fallito.
Quando decidi di agire...AGISCI, senza paura, senza dubbio...punta solo alla meta, al superamento della prova.

Sigríðr Úlfhildr Bálsdóttir


martedì 22 dicembre 2015

Essenza ed esperienze di vita

Durante la nostra vita viviamo un susseguirsi di esperienze, tutte con un valore e un peso nel nostro sviluppo personale, che affrontiamo con la nostra Essenza, la nostra energia vitale. Succede spesso che dimentichi della nostra origine, indeboliamo noi stessi, la nostra energia vitale, identificando la nostra Essenza con le esperienze di vita che andiamo affrontando, quasi fossero  queste a definirla, invece che il contrario.

Dobbiamo ricordare che prima Siamo, 
poi esperiamo in funzione di ciò.

Non dobbiamo attaccarci dunque alle esperienze di vita rendendole pietre alle nostre caviglie, quando non al nostro collo; dobbiamo dar loro la giusta misura, il giusto peso, ampliandone la percezione: a questo servono i ricordi passati, le ricapitolazioni col passato...e per questo non vanno mai forzate, ma vissute nel principio dell'Acqua.
L'Acqua ha una grande memoria che trasmette a se stessa incessantemente, così in essa, con essa, nella sua Essenza possiamo rivivere momenti diversi con la consapevolezza di aver avuto approcci diversi, ma la stessa Essenza.
Analizzare e vivere le esperienze come passaggi, prove, spunti...lezioni che la nostra Essenza sperimenta, senza esserne intaccata nella sua forza, bensì arricchita, anche quando portiamo ferite profonde. 
L'Essenza non muta, è integra in noi, dobbiamo solo ripulirla dal fango che la incrosta e nasconde a noi stessi.
Essa è pura, se noi vogliamo che così sia.
Essa è forte, se vogliamo lasciarle la possibilità di esserlo.
L'Essenza è Energia, quell'energia che infonda vita.
Recuperare la nostra integrità, ricongiungerci quindi alle nostre radici energetiche, ci fortifica, ricompatta la nostra energia vitale imprimendole un moto di espansione dopo averla compressa per ritrovare la sua omogeneità: è come una scintilla che esplode, sprigionando il suo potenziale.
Non sempre è facile affrontare le proprie esperienze, a volte sembra di perdersi, altre che la terra sfugga sotto i nostri piedi, altre ancora è una gioia che restituisce sicurezza. 
Ogni volta è diversa.
Ogni volta dobbiamo comprendere e accettare ciò che è stato, lasciando che le nostre energie spese in quel momento ritornino a noi.

Sigríðr Úlfhildr Bálsdóttir