sabato 12 dicembre 2015

Il nostro cervello

Il nostro cervello è diviso in due emisferi che rispettivamente gestiscono le funzioni della parte del corpo opposta.
Strano vero?
In noi esiste un sistema che potremmo definire chiastico, "rubando" l'espressione all'analisi logica e deriva dal greco, dove è presente una lettera chiamata "chi" che ha sostanzialmente la forma di una "X".
Ciascuno dei due emisferi regola determinate funzioni. Solitamente, nei bambini e negli animali predomina, ovvero lavora maggiormente, l'emisfero destro. Mediamente ognuno di noi ha un emisfero predominante rispetto all'altro, salvo non si impari a gestirli volontariamente così da poter avere maggior controllo su stessi.
L'emisfero sinistro, come potete vedere anche dall'immagine, presiede ai ragionamenti logici, sequenziali e lineari; anche la memoria che risiede in esso è di tipo storico e sequenziale. L'emisfero destro lavora secondo logiche quantitative, in modo analitico, definendo un principio maschile di azione, quindi di carattere predominante e secolare, privo di emozioni, portato alla lucidità.
L'emisfero destro, invece, è quello legato al senso artistico, all'intuito e alla creatività, non meno alla spiritualità. E' come se il meccanismo stesso del nostro cervello ci rivelasse come questi elementi sono un collegamento con il divino, non dimentichiamo infatti che creatività e intuito vengono spesso descritti come "ispirazione divina". Questo emisfero regola le nostre emozioni e anche la memoria ad esso associata è di carattere emozionale, quindi quei ricordi che in noi persistono o riemergono non per cronologia o fatti in sé, ma per emozioni in essi presenti. E' questo emisfero del cervello che ci consente di elaborare concetti astratti come appunto la spiritualità, è infatti ricettivo, legato quindi al principio femminile/passivo, lavorando non per quantità, bensì per qualità.
Giungere all'equilibrio tra i due emisferi aumenta le facoltà dell'individuo, permettendogli di gestire le informazioni tanto interiori quanto esteriori secondo il bisogno e il momento, in base anche alle esperienze che lo formano, eliminando l'apparente contrasto che esiste tra le due parti e portandole all'armonia necessaria.

Sigríðr Úlfhildr Bálsdóttir


Nessun commento:

Posta un commento