Maschile e femminile sono due aspetti insiti in ognuno di noi, ciascuno dei due con le sue peculiarità, i suoi doni per noi, la sua predominanza in noi, ma proprio per questo dobbiamo comprendere anche l'altra parte di noi.
Tuttavia, è importante trascendere i concetti ormai divenuti dogma di una cultura che ha perso le sue radici, dimenticato in buona parte cosa rappresentavano questi due elementi.
Il femminile è l'aspetto della fertilità, dell'abbondanza, è l'aspetto dell'amore materno...come Madre Terra, un principio fortemente legato all'Acqua, al lato emozionale dell'Essere, all'intuito e, per questo, al divino non manifesto.
Il maschile è l'aspetto della forza, del coraggio, dell'azione...il padre, il cacciatore, l'aspetto più legato al Fuoco e all'Aria, nonché al contatto con il piano più materiale del manifesto.
Unire in sé le due parti riporta alla completezza, attivo e passivo, conoscenza (come ricettività) e azione...la capacità di essere un tutt'uno con l'Universo per agire in esso in consapevolezza creativa.
Ho citato il dogma nella visione di questi aspetti, ma per rendere il senso di ciò, voglio usare parole d'altri:
"Il simbolo del vero maschile è il coraggio, ma per avere coraggio l'uomo deve avere cuore" - Theun Mares
Una cosa voglio dirvi col cuore: non soccombete alla vostra Mente, perché l'unico modo per non lasciarsi intrappolare da schemi e dogmi è sentire, sentire dentro di sé e vivere quell'emozione, quel sentimento, comprendendo ogni aspetto di sé nell'attimo in cui si presenta e lavorando su se stessi, disciplinandosi con l'opposto, non per reprimersi, bensì per ritrovare la propria completezza e il proprio centro.
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