"Non si può insegnare a un vecchio orso una musica nuova"
Masha e Orso
Sì, perle di saggezza da un cartone animato russo pieno zeppo di messaggi subliminali e richiami simbolici...perché gli spunti di riflessione occorre trovarli ad ogni angolo del nostro viaggio e di ogni nostra giornata.
Però è davvero una grande verità: insegnare qualcosa di nuovo alla mente, quando questa è ormai abituata ad uno schema preciso è assai difficile: deve partire dall'individuo la volontà di distruggere i propri schemi per costruire qualcosa di nuovo.
Distruggere le nostre certezze, per caricare di nuovi colori le nostre percezioni...sacrificare qualcosa che ormai ha fatto il suo tempo in noi, per ottenere qualcosa di nuovo.
I confini sono solo nella nostra mente, ma sono linee invisibili...basta un passo per superarli, un passo soltanto oltre alla paura di una condizione nuova e sconosciuta, priva di certezze, perché anche se ormai stretta e causa di sofferenza, la condizione preesistente è una certezza, una sicurezza alla quale tendiamo ad aggrapparci per non sentirci cadere nel vuoto, il vuoto dell'ignoto, che però è anche la scoperta di qualcosa di impensato, di possibilità che credevamo non esistere, di traguardi che credevamo inarrivabili per noi.
E come sempre...è solo questione di scelte: scegliere consapevolmente anche di fare un salto nel vuoto, come il Matto dei Tarocchi quando inizia un nuovo viaggio con quella vena di follia, che non è pazzia, ma un sentire profondo dell'Anima che manda messaggi che la mente ancora non riesce a codificare, ma che percepisce ed esprime a suo modo.
Sigríðr Úlfhildr Bálsdóttir
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